L’agriturismo B&B Cà Giulietta è situato nell’ombelico del nord Italia, in una posizione strategica molto vicina a Borghetto sul Mincio, in cui è possibile ammirare uno dei borghi più belli d’Italia, ricco di storia e famoso in tutto il mondo.
Raggiungere la nostra struttura è molto semplice: siamo a metà strada dalla città di Verona, il lago di Garda e la città di Mantova, a 5 minuti dall’uscita del casello di Sommacampagna. Basta prendere l’autostrada A4 Mi-Ve e proseguire allo svincolo A22 dell’autostrada del Brennero.
L’agriturismo Cà Giulietta è una piccola struttura con 6 camere, si trova in un contesto tranquillo in aperta campagna. L’ingresso è indipendente con badge e le camere sono realizzate con mobili in legno naturale, larice e pino cembro. I materassi sono artigianali con guanciali memory e la biancheria in cotone, questo perché il riposo del cliente è per noi un fattore indispensabile. Sono davvero tantissimi i motivi per cui pernottare presso l’agriturismo Cà Giulietta, oltre che per la sua posizione strategica nei pressi di Verona e quindi centrale nel nord Italia. I servizi offerti sono di qualità elevata, pensatiper una soddisfazione totale delle esigenze del cliente. Scegliendo Cà Giulietta, potrai usufruire di un ampio parcheggio comodo e camere spaziose e insonorizzate con serramenti in triplo vetro certificati Casa Clima Gold. Il riposo e il comfort sono per noi di particolare importanza. Anche i servizi igienici sono particolarmente curati: i bagni hanno una grande doccia in cristallo e i sanitari hanno un design curato nei minimi dettagli. È incluso poi un set di cortesia certificato anallergico e tutti i bagni delle camere sono dotati di finestra. Tra i servizi anche la Wi-Fi e un grande tavolo per lavorare comodamente, particolarmente adatto per chi è in trasferta di lavoro. All’interno potrai usufruire di una TV da 40 pollici e di un minibar. Le pulizie vengono svolte giornalmente ed è possibile fare richieste personalizzate agli operatori. Ogni camera ha dimensioni di oltre 32 mq e il servizio prevede una particolare attenzione alla prima colazione. L’agriturismo offre solo prodotti genuini, coltivati e lavorati artigianalmente come le marmellate, le torte fatte in casa, gli estratti di frutta e verdura di stagione, lo yogurt di Vipiteno, la colazione salata e quella su richiesta per intolleranti al lattosio e celiaci, ma anche il pane fresco tutte le mattine e tanto altro. Il mantra di Cà Giulietta è semplice: offrire un servizio accurato e personalizzato assolutamente indimenticabile.
Se stai cercando un agriturismo nella zona di Verona o nel centro del nord Italia, puoi iscriverti alla newsletter per ricevere tutte le offerte e le ultime novità, oppure per prenotare al numero di telefono è +39 3384102745 o all’indirizzo mail info@cagiulietta.it. Scegliendo questa struttura, potrai vivere un soggiorno da favola a contatto con la natura, un week end romantico, oppure rilassarti se sei in trasferta di lavoro.
Borghetto sul Mincio è uno dei borghi più belli d’Italia, un luogo talmente magico da sembrare irreale e fantastico, quasi come in una favola. Questo borgo conta solo alcune case e 160 residenti. Si arriva qui attraversando il ponte Visconteo e si scopre un minuscolo villaggio situato sul fiume Mincio: un luogo perfetto per una fuga romantica e per scattare foto di un’Italia arcaica. Case in pietra, antichi mulini ad acqua, la vista sulle malinconiche rovine del ponte medievale e il castello che appare tra gli alberi sulla collina: è questo lo scenario che si ha davanti arrivando in questo meraviglioso e unico luogo. Borghetto sul Mincio però non potrebbe esistere senza Valeggio sul Mincio (2 minuti in auto, 10 minuti a piedi). In effetti, nel paese non esistono una panetteria, un ufficio postale, una farmacia: niente. Tutte queste cose sono a Valeggio. A Borghetto, si possono trovare solo trattorie, caffè, pizzerie, negozi di souvenir e antichità. I due borghi furono fondati insieme dai Longobardi (VI – VIII secolo d.C.). I loro nomi significano “sito piatto” (Valeggio) e “insediamento fortificato” (Borghetto).
Puoi iniziare la tua visita a Valeggio nel parco Sigurtà, individuato come il secondo più bello d’Europa nel 2015 e il più bel parco italiano nel 2013. Passeggiando per la città, si può ammirare Villa Sigurtà, costruita intorno al 1690 in stile neoclassico basandosi sul progetto di un discepolo del Palladio. Nel 1859 fu sede del quartier generale dell’imperatore Francesco Giuseppe. Nel XX secolo, i Conti avevano come ospiti il principe Carlo di Galles e Maria Callas. Oggi la villa può essere affittata per eventi e matrimoni.
Da visitare anche il Castello Scaligero in cui avere un “incontro” davvero straordinario: camminando lungo una strada, è impossibile non notare un cartello appeso a un recinto che consiglia di non dar da mangiare alla maialina. Il castello è raggiungibile seguendo un percorso in salita (non molto difficile) da Valeggio (c’è una scalinata da Borghetto ma è più stancante) e fu costruito nel XIII secolo dai signori di Verona. Ciò che ora è visibile è la fortezza chiamata Rocca. Della parte principale del complesso, il vero castello, rimangono solo le rovine. Una leggenda narra che un cavaliere fu ucciso in una delle torri e la sua spada rubata. Il suo fantasma continua a cercarlo durante le notti di tempesta o di luna piena.
Ma perché questo nome? Secondo una leggenda, nel XIV secolo il signore di Milano Gian Galeazzo Visconti, si accampò con le sue truppe sul fiume Mincio. La leggenda narra una storia di alcune belle ninfe, trasformate in streghe, che durante una notte uscirono dal fiume e cominciarono a danzare tra i soldati dormienti. Malco, il capitano delle guardie, stava perlustrando la zona e avvistò una strega. La inseguì finché non perse il mantello. In realtà, non era una strega ma una bellissima ninfa chiamata Silvia. I due si innamorarono immediatamente e lei gli diede il suo fazzoletto d’oro come pegno d’amore. La notte successiva, i soldati stavano festeggiando. All’improvviso, Malco individuò Silvia tra i ballerini. Si unì a loro solo per vederla di nuovo. Isabella, nobile signora innamorata di Malco, capì immediatamente cosa stava succedendo e disse a tutti che Silvia era una strega. Malco l’aiutò a scappare, ma finì per essere arrestato. Quella sera stessa, Silvia lo andò a trovare in prigione e i due decisero di fuggire attraverso l’unica via possibile: il fiume. Quando le guardie raggiunsero il Mincio, non trovarono altro che il fazzoletto d’oro legato da Malco e Silvia per suggellare il loro amore.
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